Reaching Forward, By Rising from the Ashes/Tradotta da sweetest thing

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/1/2010, 00:20
Avatar


.........

Group:
Member
Posts:
133,101
Location:
SiCiLiA

Status:


Allora, mia prima volta qui con una storia...spero che i miei gusti possano avvicinare i vostri =)

Ahimè, sono una traduttrice di fanfic incallita (mai sognato minimamente di scriverne una per incapacità...ma tradurle è bello quasi come crearle :P).

Vi propongo questa prima per iniziare, incentrata su Meredith e Derek. Non c'è alcun tipo di Spoiler. L'autrice è Rising from the Ashes, che ringrazio per avermi permesso di tradurre =), e i capitoli totali della storia sono 23.

Riassunto: Mettiamo caso che Meredith fosse stata davvero incinta nell'episodio 3x04 'What I am'...

A voi!!



Capitolo 1 - Disastro


Se avesse avuto la forza, avrebbe ucciso Cristina.

La sua migliore amica, sin da quando era diventata interna, aveva detto a tutto l'ospedale che c'erano possibilità che fosse rimasta incinta. Adesso nessuno avrebbe avuto alcun dubbio sulla sua etica di medico. Aggrappandosi al bancone, fece alcuni passi con l'aiuto di Cristina e George. Era abbastanza sicura che durante quel momento, aveva sentito Addison dire qualcosa sull'amore dei figli adulteri, ma in quel momento Meredith si sentiva troppo male per darle ascolto.

Sentendosi tirare per un braccio, venne portata via da George e Bailey, ma presto rimase solo George visto che Bailey era tornata indietro a dire a Derek che aveva finito per quel giorno. In qualsiasi condizione fosse, era per metà colpa sua.

Quando entrarono in una stanza d'esame, Cristina aiutò Meredith a stendersi. Quando Cristina iniziò a premerle l'addome, Meredith grugnì. Cristina non perse tempo a ghignare

e chiedere "Allora, chi è il padre?".

Meredith la fulminò, fece una smorfia per il dolore, e disse "Non sono incinta!".

Ghignando di più, Cristina disse "Non sai chi è il padre, vero?".

Guardando Cristina, l'espressione di Meredith era piena di rabbia e paura "Dovrebbe essere di Derek. Non è di Finn".

Cristina guardò l'amica "Non hai fatto sesso col veterinario?" sbuffò "Dovresti mollarlo - subito".

Guardò il tetto e poi di nuovo Cristina "Non posso essere incinta...vero?".

Premendo l'addome di Meredith nuovamente, rispose "Si, di un McBaby!".

Meredith gemette sia per il dolore che per quel pensiero. Una volta che il dolore si placò, chiese "Ti sono sembrata meschina quando hai capito che ero incinta?".

Prima che Cristina potesse rispondere, Bailey entrò con i risultati in mano. Meredith aspetto che parlasse ma Bailey la fissò attonita. Dopo poco, Meredith non dovette nemmeno chiedere "Sono incinta, vero?".

Cristina fissò il pavimento mentre Meredith sospirava e si stendeva di nuovo, fissando il tetto "Che faccio ora?" disse quasi mormorando mentre Cristina continuava a non guardarla.

Bailey rimase in silenzio finchè non uscì. Continuò a camminare finchè non girò un paio di corridoi. Alla fine, si fermò e abbassò la testa. Le sembrava che fosse tutta colpa sua; tutti i suoi interni stavano facendo delle scelte sbagliate. Dopo il bambino, si era addolcita o almeno così pensava. Prima Cristina era rimasta incinta di Burke, situazione finita malissimo. Poi izzie si è innamorata di Denny che era molto malato. Ora, Grey era incinta.

Si guardò intorno per assicurarsi che nessuno vedesse gli occhi lucidi e ritornò indietro. Aprendo la porta, Meredith e Cristina guardarono Bailey attonite "Grey, va a casa.

Ma ti voglio vedere domani - riposati".

Meredith tentò di protestare "Ma---".

"No, non ti lascerò qui distratta su tutto" indicò lo stomaco di Meredith "Per questo". Guardò Cristina "Per quanto riguarda te Yang, ritorna ai tuoi giri".

Cristina si schiarì la voce "Si. Giusto" guardò Meredith e poi di nuovo Bailey e andò via.

Meredith si mise seduta lentamente e si alzò. Quando iniziò a dirigersi verso la porta, un'altra ondata di nausea la colpì e vomitò in un cestino. Anche se voleva mantenere la sua facciata da dura, Miranda non potè non metterle una mano sulla schiena per aiutarla.

Prendendo una tovaglietta, Meredith si pulì la bocca e gettò la tovaglia nel cestino. Fissò assente davanti a sè. Sapendo che Bailey la stava guardando, sospirò, aprì la porta ed uscì.

Camminando il più velocemente possibile, Meredith si diresse verso gli spogliatoi e ringraziò il cielo per non aver incontrato Derek. Non poteva parlargli adesso. Prese i

propri vestiti e la borsetta. Quando chiuse l'armadietto, vide Alex che mangiava una mela poco distante. Lo guardò per un momento ma lui continuò a mangiare la mela.

Mentre lei si cambiava, Alex parlò "Quindi, ho sentito che sei stata male".

Meredith lo guardò ma si continuò a vestire "Dove l'hai sentito?" commentò freddamente.

"Lo dice tutto l'ospedale. Tu che vomiti ovunque e Yang che lo dice a tutti, tutti lo sanno" sorrise.

Mentre si metteva la camicia, si sistemò i capelli ed ignorò Alex, ma lui continuò "Quindi, è vero?".

"Non sono affari tuoi e non dovresti essere a fare i tuoi giri?" prendendo la borsa, si diresse alla porta ma Alex la fermò.

"A: Sono già su un caso; B: devi essere incinta o non avresti evitato la domanda".

Lei fissò la maniglia della porta prima di uscire.

Meredith si diresse alla sua jeep. Quando salì, gettò la borsa sui sedili di dietro e accese l'auto quando si fermò di colpo. La possibilità di essere chi voleva era volata via. Sapeva che non c'era modo che Finn rimanesse con lei quando avrebbe scoperto che era incinta di Derek. Incinta, era incinta. Non era nemmeno sicura se ne voleva figli, specialmente con la complicata relazione che aveva avuto con sua madre. Poggiando una mano sullo sterzo, prima grugnì e poi pianse "Cosa faccio?".

Dopo un minuto, si asciugò il viso e mise la marcia. Improvvisamente, sentì bussare sul finestrino. Girandosi per vedere chi fosse, il cuore le si fermò. Era Derek.


Continua...

Edited by sweetest thing - 24/1/2010, 19:10
 
Web  Top
view post Posted on 25/1/2010, 23:24
Avatar


.........

Group:
Member
Posts:
133,101
Location:
SiCiLiA

Status:


Capitolo 2 - Cercandoti

La vista di Derek Shepherd davanti a lei, fece stringere le mani attorno allo sterzo fino a far diventare bianche le nocche di Meredith. Non sapeva cosa dire o fare, quindi lo fissò solamente. Dopo poco, Derek le fece segno con la mano di abbassare il finestrino. Mentre annuiva, lei sospirò. Premendo il bottone del finestrino, la lastra di vetro si abbassò.

Derek poggiò una mano sullo sportello e la guardò "Stai bene? Dove stai andando?" disse tutto d'un fiato. I suoi occhi tentarono di leggere il viso pallido di Meredith.

Meredith subito si asciugò gli occhi ed iniziò a farfugliare varie parole "Io sono...io..." lo guardò e vide la sua espressione preoccupata; ecco quando capì che non ce l'avrebbe adesso - almeno non ora "Io...non posso" alzando il finestrino, accese il motore ed uscì dal parcheggio.

"Meredith!" gridò Meredith inutilmente. Guardando l'ospedale e di nuovo nella direzione in cui Meredith era corsa via, prese le chiavi e si diresse verso la propria auto, intenzionato a seguirla.

Nel mentre, Meredith parcheggiò di fronte casa ed uscì dall'auto. Correndo alla porta, cercò le chiavi nella borsa. Dopo averle trovate, mise tremante la chiave nella toppa ed entrò in casa. Lanciando la borsa e le chiavi a terra, Meredith salì le scale ed entrò in camera, sbattendo la porta. Appoggiandosi alla porta, prese fiato sin dalla corsa nel parcheggio. Chiuse gli occhi ed ingoiò a vuoto. Pensò a sua madre; si ricordò di quando avevano rotto del tutto. Proprio prima che sua madre scoprisse di avere l'Alzheimer.

Meredith ricordò come se stesse in realtà rivivendo tutto.

[FLASHBACK]

"Stai perdendo il tuo tempo, Meredith!" la voce di Ellis Grey le risuonò in testa.

Meredith scosse la testa e cercò nell'armadio finchè non trovò quello che stava cercando - la sua borsa di tela. Lanciandola sul letto, si diresse verso i cassettoni e iniziò a cercare tra i vestiti quanti gliene potessero servire per arrivare a casa e prendere il resto delle proprie cose quando sua madre fosse uscita, cosa molto facile perchè sua madre non stava mai a casa, e quando c'era le gridava solamente contro.

Ellis Grey guardò sua figlia fare le valigie e l'afferrò per un braccio "Cosa diavolo stai facendo?".

Meredith fissò la mano della madre e subito si liberò dalla sua stretta "Sto andando via per vivere la mia vita!".

Dopo aver messo un paio di cose nella borsa, la chiuse e se la mise in spalla e si diresse alla porta, ma sua madre le andò dietro. Andando ad aprire la porta, sua madre la fermò.

Si accigliò mentre le parlava "Non tutti sanno usare un bisturi; ma quando una persona ha quella abilità, e so che tu ce l'hai, sei mia figlia dopo tutto; quella diventa la cosa più importante della tua vita".

Ridendo, Meredith ghignò isterica "Hai ragione, mamma, era la cosa più importante della tua vita. Lo so che non ero io" con ciò, aprì la porta ed uscì.

Non aspettandosi di sentire risposta, Meredith sembrò scioccata quando le sentì dire "Sei una ingrata! Se non avessi mai avuto una figlia, la mia vita non sarebbe stata così miserabile!".

Lacrime silenziose corsero per le guance di Meredith, ma non si fermò; entrò in macchina ed andò via.


[//]


Ritornando alla realtà, Meredith si ricordò che poco dopo essere andata in Europa, sua madre le aveva detto di avere l'Alzheimer; ecco quando aveva deciso di entrare in medicina, così da poter esaudire l'ultimo suo desiderio. Aveva quasi sperato di non esser mai andata via per non doversi trovare in quella situazione. Sentendo una macchina, Meredith aprì gli occhi. All'inizio, pensò fosse Izzie, ma la voce che sentì la colse di sorpresa.

"Meredith!" gridò Meredith dall'ingresso.

Sospirando, sapeva di doversi sbarazzare di lui. Aprendo la porta, camminò per il corridoio fino alle scale e lo vide uscire dalla cucina, cercandola.

"Meredith" disse più calmo.

Iniziò a salire alcuni gradini ma Meredith gli disse "No. Stai lì".

Prendendo un respiro, continuò "Non posso occuparmi di te, adesso. Non riesco nemmeno a pensare e tu rendi solo tutto più difficile".

Derek la interruppe "Pensare a cosa?".

Ma lei lo ignorò "Ho bisogno che tu vada via".

Respirava a fatica e lo fissava. Calò un silenzio pesane tra loro mentre si guardavano. Poggiando la mano sinistra sulla ringhiera, lui salì altre scale. Meredith iniziò a scuotere la testa
e la voce lei si spezzò quando disse "Derek...".

Ma nemmeno questo lo fermò e quando arrivò di fronte a lei, l'abbracciò. Per poco, lei oppose resistenza ma preso si sciolse in lui e l'abbracciò stretto. Con tutto quello che era successo, Meredith non ce la fece più e scivolò a terra, portandosi dietro Derek.

Mentre singhiozzava nel suo petto, lui affondò il viso nei suoi capelli. Sapeva di lavanda; era ritornata ad usare lo shampoo che lui adorava. Accarezzandole la testa, Meredith continuò a piangere per alcuni minuti, finchè Derek non la prese in braccio e la portò nella sua camera. Posandola sul letto, si stese accanto a lei. Lei stava fissando la finestra dal suo lato. Aveva iniziato a piovere, il che non era inusuale per Seattle. Lui la guardò tristemente. Dopo tutto il dolore che le aveva procurato, voleva solo aiutarla per una volta.

Poggiando il braccio destro attorno al suo addome, tentò di confortarla ma finì per farla arrabbiare di più. Ma, invece di correre via, Meredith si girò e lo guardò in viso. Derek tentò di parlare ma lei lo fermò "Sono incinta".


Continua...
 
Web  Top
view post Posted on 26/1/2010, 23:25
Avatar


.........

Group:
Member
Posts:
133,101
Location:
SiCiLiA

Status:


Capitolo 3 - Situazioni imbarazzanti

Mentre diceva l'ultima sillaba, gli occhi di Meredith facevano avanti e indietro. Stava studiando il viso di lui, osservando la sua reazione, ma il suo viso era come morto. Non sapendo se fosse una cosa positiva o meno, mormorò "Derek...".

Col suo tono sempre preoccupato, lui disse "Lo so".

Un suono simile ad un grugnito e ad un gridolino uscì dalle labbra di Meredith. Derek sapeva che lei non sapeva cosa dire, quindi continuò "Ero lì quando Cristina l'ha detto a tutti".

Le aveva chiesto cosa era successo, perchè voleva sapere direttamente da lei che era incinta, e Cristina non era riuscita a trattenersi.

Meredith strabuzzò gli occhi. Si era dimenticata che Derek era stato lì quando era successo "Non farmi dimenticare di uccidere Cristina".

Derek sorrise appena e Meredith rise leggermente. Ma, gradualmente, iniziò a ridere in modo isterico. Velocemente, il ghigno sul viso di Derek sparì e disse "Meredith...".

La sua risata si trasformò in un pianto quando lui disse il suo nome. Non dicendo altro, le spostò una ciocca dalla fronte. Aprì la bocca per dire qualcosa ma suonò il suo cercapersone. Sospirando, cercò nella tasca e lesse il messaggio. Sospirando, capì che doveva andare; era un 911. Senza averle detto nulla, Meredith disse "Vai".

Lentamente, Derek si avviò alla porta. Mentre l'apriva, guardò di nuovo Meredith. Lei si era girata e stava fissando fuori dalla finestra. Poteva ancora sentirla piangere. Derek non voleva lasciarla ma non poteva ignorare un 911. In più, non era sicuro se lei fosse pronta a discuterne. E se conosceva Meredith, Derek sapeva che probabilmente non era pronta.

Mentre usciva, si diresse verso l'auto e l'accese. Quando si mosse, iniziò finalmente a processare cosa stava succedendo. Meredith era incinta, di lui. Quando era sposato con Addison, avevano discusso di figli. Ma, lui diceva che avrebbero dovuto aspettare finchè i loro lavori non fossero stati stabili. Nel profondo, aveva sempre saputo che se lui ed Addison avessero avuto figli, lui si sarebbe sentito in obbligo di rimanere per qualsiasi motivo tra loro. Ma anche quando successe qualcosa, era rimasto comunque. Fino a che Meredith non aveva iniziato ad uscire con Finn, a lui era stato bene finchè non aveva capito che lei stava davvero andando avanti. E lui non ce l'aveva fatta più a sopportare.

Parlando di Finn, Derek riconobbe di aver 'vinto'. Ora che Meredith era incinta, non pensava che Finn sarebbe rimasto. Ovviamente, tutto questo partendo dall'idea che lei avrebbe tenuto il bambino. Lei era un'interna, solo all'inizio della sua carriera. Ed avere un bambino avrebbe significato...diciamo vivere in un mondo pieno di stress. Ma, lui voleva che lei lo tenesse. Sapeva che lui che sognava di questa cosa non era d'aiuto a Meredith.

Quando arrivò in ospedale, prese il camice dal sedile e si diresse all'interno. Alla fine, arrivò alla postazione delle infermiere e iniziò a chiedere chi l'aveva chiamato. Ecco quando sentì una voce non voluta "Quindi, come sta la donna incinta?". Girandosi, vide Mark Sloan poco distante.

Derek strinse i denti "E' per questo che mi hai chiamato? Per continuare a distruggermi la vita?".

"Veramente, ti ho chiamato perchè ho bisogno di un consulto neurologico sul signor Sullivan" disse Mark come se niente fosse.

Accigliandosi disse "Chi?".

"Il tizio che si è acceso la sigaretta e si è infiammato la faccia" ghignò "Credo che se non fossi stato impegnato con tuo figlio, te lo saresti ricordato, no?".

"Lascia in pace sia Meredith, sia il bambino" disse lui.

Piegando la testa di lato, Mark chiese "Quindi, lo terrete?".

Sentendo quella domanda, Derek realizzò cosa aveva detto e tentò di riprendersi "Hai bisogno di questo consulto o no?" prese il file del paziente che era sul bancone e se ne andò.

Nel mentre, a casa di Meredith, Izzie era appena tornata dall'incontro col padre di Denny. Stringendosi la busta al petto, posò la borsa. Non riusciva a credere a cosa stava tenendo in mano. La strinse ancora mentre si diresse in camera. Quando sorpassò la stanza di Meredith, sentì piangere qualcuno da dentro. Fermandosi, vide che la porta era leggermente aperta. Guardando dentro, vide l'amica sul letto e il viso affondato in un cuscino.

Aprendo la porta, disse "Meredith?".

"Vattene Izzie" gridò lei.

Ignorandola, Izzie si avvicinò al letto e si sedette su di una sedia "Sai, quando è morto Danny, non volevo nessuno di voi intorno. Ma tu ci sei stata per me. E io non ti lascio sola adesso".

Meredith non disse nulla. Izzie continuò "Voglio dire, sono sicura che qualsiasi cosa tu abbia da dire, sia niente in confronto a quello che devo dire io" sperò che questo riuscisse ad attirare Meredith.

Alzando la testa, Meredith si girò verso Izzie "Sono incinta".

Izzie spalancò gli occhi; non si aspettava quello "Um, wow, è...uh...".

"Quindi, se potessi andartene, per favore".

Izzie si alzò e si diresse alla porta "Sono rimasta incinta una volta, quando avevo 16 anni".

Questo attirò l'attenzione di Meredith "Cosa?".

"Si, avevo una figlia. L'ho data in adozione. Se l'avessi tenuta, sarei stata come il resto della famiglia e avrei continuato il cerchio" si fermò "Quello che sto tentando di dirti, è che tu e Derek siete abbastanza fortunati da essere bravi medici che potrebbero avere un figlio più di me a quel tempo. Quindi, solo...pensaci, ok?" con ciò, Izzie andò via.

Meredith fissò la porta, immobile. Si ricordò della notte quando si erano messi tutti sul letto di George ed Izzie aveva detto qualcosa di segreto. Ovviamente, Meredith non aveva capito quanto davvero non conoscesse dei suoi amici.

La sua mente ritornò a quello che aveva detto Izzie. Se non aveva sbagliato, Meredith era abbastanza sicura che Izzie le aveva detto di tenere il bambino. Certo, le cose che Izzie aveva detto erano vere. Lei e Derek potevano farcela, ma lei poteva essere una madre? Se la sua relazione con sua madre dovesse rispecchiare la sua situazione, allora suo figlio sarebbe del tutto rovinato. Ma, era del tutto vero? Forse la sua relazione con sua madre doveva solo mostrarle cosa non fare con il suo di figlio.

Meredith si mise le mani in faccia e sospirò. Non sapeva cosa fare. Si ristese e poggiò le mani sull'addome, fissando il tetto. Aveva tanto a cui pensare.


Continua...
 
Web  Top
view post Posted on 28/1/2010, 21:47
Avatar


.........

Group:
Member
Posts:
133,101
Location:
SiCiLiA

Status:


Capitolo 4 - Una sveglia mattutina

La sveglia sul comodino segnava le 5:19, caratteri rossi. Sfortunatamente, per Meredith Grey, non si stava godendo quegli ultimi secondi di sonno. Quando l'orologio segnò finalmente le 5:20, la sveglia suonò. Lei odiava quel suono così...allarmante, cosa che pensava fosse adatta per la sua funzione. Girandosi, la spense.

Prima di alzarsi, si mise a fissare il tetto; non aveva dormito per nulla - come avrebbe potuto? Meredith aveva passato tutta la notte a pensare alla sua situazione. Ma ancora non aveva capito cosa fare. Sperava quasi di essere come Cristina, avendo appena un minimo ripensamento sulla decisione dell'aborto.

Tutto nella sua vita era stato programmato. Quello che sua madre le aveva costruito, era che lei diventasse medico e vivesse sul cognome Grey. Certo, non doveva eccellere come sua madre ma essere un buon chirurgo si. Meredith sapeva quello che sua madre le avrebbe detto in quel momento - abortisci perchè avere un figlio ti rovinerebbe la carriera.

Ma se avesse avuto quel bambino, sarebbe stata la prima volta in cui avrebbe preso una decisione tutta da sola - qualcosa che agognava. Questo frustrava Meredith. Avrebbe dovuto tenere il bambino perchè lo voleva davvero o perchè era qualcosa che sua madre non aveva programmato?

Sospirando, si alzò e si avvicinò all'armadio. Aveva spento il telefono perchè sapeva che Derek l'avrebbe chiamata ma non voleva pensare a lui. Prendendo il telefonino, l'accese e si sorprese di trovare solo 5 chiamate e 3 messaggi in segreteria. Chiudend il telefono, stava per riposarlo nell'armadio quando lo fece cadere di colpo. Colpita da un'improvvisa ondata di nausea, corse in bagno.

Quando arrivò alla porta, girò la maniglia ma trovò la porta chiusa. Accigliandosi, bussò e gridò "Devo entrare!".

Ci fu una breve pausa prima di sentire "Sono nella doccia!".

"George, esci ora o dovrai pulire tutto il mio vomito sul pavimento!".

Dopo poco, sentì alcune boccette dei bagnoschiuma cadere, la doccia chiudersi e un sonoro botto. Improvvisamente, la porta si aprì per mostrare un George insaponato, avvolto in una tovaglia. Sorpassandolo, chiuse la porta dietro di lui e si diresse verso il bagno. Guardando la porta, lui sbattè le ciglia un paio di volte. Non sapeva cosa stava succedendo.

Poco dopo che Meredith aveva buttato fuori George dal bagno, Izzie uscì stropicciandosi gli occhi. Un'espressione confusa in viso quando vide George quasi nudo nel bel mezzo del corridoio "Che diavolo stai facendo?".

Con un'espressione quasi uguale a quella di Izzie, replicò "Meredith ha detto che se non uscivo dovevo pulirle il vomito".

Izzie annuì "Ah, malesseri mattutini".

Guardando di continuo tra Izzie e la porta, George disse "Aspetta, cosa? Malesseri mattutini...Meredith è incinta!? Pensavo che Cristina stesse scherzando!".

Izzie sbuffò "Ugh, si, e svegliami quando avete finito tutti e due" con ciò, Izzie tornò a letto.

George rimase fermo mentre la guardava andare via. L'acqua della doccia venne riaperta. Sospirando, gridò "Io non avevo finito con la doccia!".

---

Il viaggio verso il Seattle Grace Hospital fu molto silenzioso. Prima, Meredith non era dell'umore per parlare. Secondo, George iniziò a parlare ma poi la smise quando da lei non ricevette risposta.

Quando arrivarono a destinazione, Meredith tenne la testa bassa mentre camminava. Non voleva vedere tutto lo staff a parlare alle spalle e ad indicarla.

Entrando nello spogliatoio con George, Meredith andò subito verso il suo armadietto, non guardando nessuno e iniziando a cambiarsi. Cristina la guardò un paio di volte mentre si cambiava. Normalmente, Cristina le avrebbe fatto tante domande ma notò lo stato dell'amica e decise di stare zitta.

Lo spogliatoio rimase nel silenzio finchè Bailey non entrò, annunciando i vari turni. I quattro interni subito seguirono il loro superiore verso il primo paziente. Tutti gli interni dietro la Bailey, accerchiando il letto della paziente.

Bailey ordinò "Nome!".

Non volendo vedersela con Derek, Meredith rispose "Aubrey Parker, 35 anni, ricoverata 6 settimane fa per doglie in anticipo. Oggi dovrebbero farlo nascere".

A questo punto, Addison si prese tutto il tempo per farsi notare "Bene, dottoressa Grey, non mi aspettavo di vederla qui. Ma, va bene così".

Cristina sorrise mentre si rendeva conto che oggi sarebbe stato un inferno per Meredith. Bailey fissò Cristina "Yang, trova divertente qualcosa?".

Guardando il suo superiore come se fosse una bambina colta mentre infilava le mani nella marmellata, mormorò "Uh...no! Sono solo felice di essere qui".

Bailey alzò un sopracciglio ed uscì, seguita da tutti i suoi medici.

Prendendo la cartella ai piedi del letto, Addison iniziò a leggere mentre iniziava a dare ordini ai suoi medici "Voglio un ultimo ultrasuono prima di operare. Quando avete fatto, venite da me e ci prepareremo per l'operazione".

Meredith annuì, non proprio sicura se Addison avesse ulteriori motivi perchè sembrasse così calma. Annuendo di nuovo, Meredith si avvicinò verso un lato del letto e si preparò a stampare l'ultrasuono. Alzando il camice della paziente, Meredith fissò per un attimo lo stomaco della donna. Riconcentrandosi, spalmò un pò di gel sullo stomaco di Aubrey. La donna fece una smorfia "Si pensa che dopo 37 settimane di gravidanza e sei settimane qui dentro, almeno due ultrasuoni al giorno, dovrei essermi abituata a questa cosa fredda".

Meredith le sorrise appena e procedette a fare l'ultrasuono. Quando l'immagine del feto apparve sullo schermo, lei lo fissò attentamente. Per la prima volta, trovava un ultrasuono estremamente affascinante.

Cogliendo Meredith di sorpresa, Aubrey chiese "Ha figli?".

"Um, cosa? No, no, no" disse Meredith con un pò di confusione in voce.

"E' il mio primo figlio. Non era programmato. Lavoravo come consulente per le industrie Elias-Clark. Senza citare che non appena sono stata ricoverata, il mio lavoro è volato via".

"Cosa? Questa è discriminazione" chiese Meredith preoccupata.

"Beh, non hanno proprio detto questo ma io lo so. Sapevo cosa sarebbe successo quando avrebbero scoperto che ero incinta" la paziente guardò il tetto mentre Meredith iniziò a pulirle il gel.

Meredith fu esitante "Posso farle una domanda?".

Sorridendo, Aubrey rispose "Mi vuole chiedere perchè ho deciso di tenerlo?" il sorriso sul suo viso scomparve "Quando ho scoperto che ero incinta, il primo pensiero è stato 'Lo avrò'. Per la prima volta nella mia vita, avevo qualcosa di davvero mia. Lei è mia" il sorriso tornò di nuovo mentre posava una mano sulla pancia "Certo, ha un padre. Ma nessun altro potrà mai dire che un'altra persona è sua madre".

Meredith fissò la donna finchè non disse "Dottoressa Grey?".

Lei si riprese subito "Cosa? Oh già, si. Devo, um, portare questo ultrasuono alla dottoressa Montgomery...".

Meredith stampò l'immagine e subito andò via. All'inizio, camminò lentamente per i corridoi, ma poi aumentò il passo. Entrando in un ripostiglio, Meredith chiuse la porta e si accasciò in ginocchio. Il respiro le aumentò e iniziò a mettere le mani in viso, ma sentì il materiale dell'ultrasuono sulla pelle. Abbassando il sonogramma, lo fissò.

Poteva quella bambina essere la sua nel futuro?


Continua...
 
Web  Top
3 replies since 23/1/2010, 00:20   670 views
  Share